Sistema acquedottistico

Le nostre attività

Arca, tramite la società Iren Acqua Reggio, gestisce il servizio acquedottistico in 41 Comuni della provincia di Reggio Emilia (ad esclusione del Comune di Toano) per un totale di circa 500.000 abitanti serviti.

Attraverso una rete di acquedotto di circa 5.000 chilometri, vengono immessi in rete ogni anno approssimativamente 43 milioni di metri cubi di acqua proveniente da fonti di approvvigionamento eterogenee (falde acquifere, sorgenti, corsi d’acqua superficiali), in grado di garantire continuità dell’erogazione e qualità della risorsa idrica.

 

I requisiti di conformità e di qualità delle acque vengono costantemente monitorati attraverso controlli analitici effettuati in laboratori accreditati, che eseguono campionamenti presso le fonti di captazione, gli impianti di trattamento, le centrali idriche e presso i punti significativi ubicati lungo la rete di distribuzione.

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500.000

abitanti serviti

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41

comuni serviti

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5.000 km

rete di acquedotto

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43 milioni

metri cubi di acqua

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Il sistema acquedottistico

Il sistema acquedottistico di Reggio Emilia è suddiviso in 12 acquedotti di pianura intercomunali alimentati per lo più da acque di falda sotterranea, ad eccezione dell’acquedotto di Cerezzola-Quattro Castella alimentato dalla captazione di subalveo di Cerezzola sul fiume Enza in Comune di Canossa.

La zona montana è servita principalmente dall’acquedotto intercomunale di Gabellina (circa 37.000 abitanti serviti) alimentato dall’omonimo complesso sistema di sorgenti Gabellina, dalla captazione superficiale di Riarbero (Collagna) e da numerose altre sorgenti, alcune di elevata potenzialità collocate in alta montagna.

Sono presenti anche acquedotti minori a servizio di un numero limitato di abitanti come gli acquedotti di Villa Minozzo e gli acquedotti che servono piccole frazioni in comune di Ventasso. È presente, inoltre, un acquedotto ad uso plurimo (irriguo ed industriale) che preleva acqua dalla Traversa di Castellarano sul fiume Secchia e la distribuisce nei comuni di Castellarano, Casalgrande e Rubiera previo trattamento di filtrazione alla centrale di Tressano (Castellarano).

L’acqua prelevata dall’ambiente sulla provincia di Reggio Emilia è di circa 44 milioni di metri cubi (dato anno 2022), suddivisi come segue sulle varie fonti di alimentazione: 82% da pozzi (99 pozzi in servizio), 8% da sorgenti (111 sorgenti in servizio), 10% da captazioni superficiali (2 captazioni in servizio).

Potabilizzazione

La potabilizzazione è l’insieme dei processi volti a rendere l’acqua idonea al consumo umano e può richiedere trattamenti più o meno complessi a seconda della fonte di approvvigionamento. Le acque superficiali necessitano di trattamenti più complessi rispetto alle acque sotterranee, per le quali è in molti casi sufficiente la semplice disinfezione. Sugli acquedotti reggiani sono presenti sei impianti di potabilizzazione per gli acquedotti potabili (due per il trattamento delle acque superficiali di Cerezzola e Riarbero e quattro per il trattamento di acque di falda) ed un impianto di filtrazione ad uso industriale. Tutte le acque captate subiscono un trattamento di disinfezione per garantire la purezza microbiologica lungo la distribuzione. Sono presenti anche impianti di disinfezione a raggi UV sull’acquedotto di S. Ilario e  su alcuni acquedotti minori montani.

Gestione della rete

La rete degli acquedotti reggiani è quasi completamente distrettualizzata, ovvero è suddivisa in porzioni di rete chiusa dove gli ingressi sono misurati in termini di portata e pressione e monitorati in continuo.

 

Il grande numero di misuratori installati e il monitoraggio in continuo permette di individuare con rapidità eventuali valori anomali dovuti a perdite o prelievi irregolari. La divisione della rete in distretti permette così di indirizzare la successiva attività di ricerca delle perdite e di riparazione in maniera mirata solo sulla porzione di rete in cui è stata rilevata l’anomalia, impiegando tecniche all’avanguardia con un servizio e risorse dedicate.

Distributori di acqua pubblica

Ad oggi sulla provincia di Reggio Emilia sono installati 45 distributori di acqua pubblica (o case dell’acqua), che distribuiscono gratuitamente ai cittadini, grazie al contributo dei Comuni, acqua naturale, refrigerata o frizzante proveniente dalla rete acquedottistica senza nessun trattamento aggiuntivo.

 

L’acqua distribuita è regolarmente controllata sia dal gestore che da ASL; il prelievo dai distributori di acqua pubblica permette di risparmiare notevoli quantità di plastica e di petrolio e di ridurre le emissioni di CO2. Il gestore svolge le attività di controllo e manutenzione per conto dei Comuni Reggiani.

Visita i nostri impianti

Conoscere gli impianti e il loro funzionamento è fondamentale per comprendere da vicino le tecnologie impiegate per la migliore gestione dei servizi nel rispetto dell’ambiente. Vivi un’esperienza coinvolgente e prenota la tua visita.